(...) Anni ottanta, cosa succedeva nel mondo? La
scuola era finita. L’impegno per il futuro non si era estinto, cambiava solo le
sue vesti, per indossarne di più intime. Non c’erano certezze, non c’erano
neanche paure. Si poteva affrontare l’ignoto, seguire una canzone fino al suo
giardino più segreto. C’era il tempo di respirare, di guardarsi attorno.
La luce filtrava attraverso gli occhi della fanciullezza, che ancora gettava lo sguardo sul presente. Erano i miei vent’anni, una postazione privilegiata per sondare il cielo e scoprire la rotta delle mie stelle. (...)
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Il trailer del racconto è inserito, altresì, nel "COFANETTO" musicale sul sito del Caffè.
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