Ascolto il vento
Resto in ascolto del vento che passa lieve accarezzando il tempo, mentre il suolo si scuote e riporta alla luce paure sopite. In lontananza un rumore di tuono, ma è solo desiderio di acqua che separi il presente dal domani, un oblio senza sofferenze e un risveglio innocente. Il microcosmo delle nostre vite non interrompe il commercio sotterraneo di anime, che pagano la scelta di un’umanità affondata nella cecità della propria anima dimenticata. Il riflesso del sogno originario dell’universo è negli arcobaleni nascosti che il sole del tramonto trattiene sospesi e porta via con sé verso la notte. Non esiste ingenuità nelle parole taglienti e nel rito abusato di mostrare solo il lato oscuro di ciò che ci appartiene. Forse solo negligente inconsapevolezza che umilia l’incantevole bellezza riposta in ogni cosa. Resto in ascolto del vento, in attesa che lasci posto al mio silenzio, alla sua capacità di trasformarsi in pace. Sasso levigato che crea cerchi dentro l’emisfero intatto del mio cuore, perché vi riporti unione e un senso di comprensione come oggetti nuovi con cui riempire angoli vuoti. Senza una religione prego per la beatitudine perché la faticosa ricerca del perdono ricada come cenere vivificante, bagnata dalla pioggia che inizia finalmente a scendere leggera, come una folata di luce sulla Terra. |
(Antologia Il poeta sei tu che leggi – Antologia Premio Nazionale La Luna e il Drago VIII edizione)
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